lunedì 30 maggio 2016

Segnalazione nuova uscita: SINDROME di Rita Carla Francesca Monticelli

Il ritorno del detective Eric Shaw

La malattia mentale è solo un modo più accettabile di definire il male che alberga nell’animo di certe persone? Se lo domanda il detective Shaw in “Sindrome”. Questo thriller procedurale vede il ritorno dei personaggi de “Il mentore” nell’investigazione su due casi paralleli che coinvolgono in prima persona il protagonista.

Dopo il successo internazionale di “The Mentor”, l’edizione inglese de “Il mentore” edita da AmazonCrossing e divenuta un bestseller internazionale con oltre 165.000 lettori in tutto il mondo, Rita Carla Francesca Monticelli torna a raccontare le vicende di Eric Shaw, caposquadra della polizia scientifica di Scotland Yard, nel suo nuovo romanzo “Sindrome”. Il libro è disponibile a partire dal 21 maggio 2016 in formato e-book sui principali retailer online a 2,99 euro e in edizione cartacea a 10,99 euro. Si tratta del secondo volume di una trilogia che si concluderà nel 2017 con “Oltre il limite”.

A distanza di ventuno mesi dalla drammatica scoperta dell’identità del serial killer denominato ‘morte nera’, in “Sindrome” ritroviamo il caposquadra della scientifica Eric Shaw, la detective della omicidi Miriam Leroux e la criminologa Adele Pennington alle prese col caso dell’omicidio di due spacciatori collegati a un noto trafficante di droga, Aiden Murphy, evaso appena due settimane prima nell’assalto del furgone della polizia penitenziaria che lo stava riportando in prigione dopo un’udienza in tribunale. Eric, però, si trova a vivere un periodo difficile, combattuto tra il dovere di assicurare i criminali alla giustizia, che in passato l’ha talvolta spinto a manipolare le prove fisiche pur di impedire che il colpevole venisse scagionato, e la consapevolezza di essersi lui stesso reso connivente nei confronti di un’assassina, da cui suo malgrado non può o non vuole allontanarsi. Nella speranza di rimettere ordine nella propria vita, ha ripreso a frequentare una sua vecchia fiamma, la dottoressa Catherine Foulger, primario di pediatria dell’Ospedale St Nicholas di Londra. Ed è proprio per via di questa relazione che viene a conoscenza dell’accusa mossa da un’infermiera dello stesso reparto nei confronti della madre di un paziente, resasi a suo parere responsabile dei ripetuti peggioramenti del bambino. I due casi si dipanano in parallelo nel giro di pochi giorni durante i quali l’investigazione si intreccia fatalmente con la vita privata di Eric e con quella della sua allieva, in un susseguirsi di omicidi, colpi di scena e rivelazioni.

“Sindrome”, oltre a proporre al lettore due casi investigativi intrecciati che coinvolgono in prima persona i personaggi principali, sviluppa il dilemma con cui si è chiuso “Il mentore”: mette a nudo l’incapacità del protagonista di considerare totalmente sbagliati i delitti della sua allieva, che da bambina aveva assistito al massacro della propria famiglia. Ciò lo porterà a osservare da vicino il sottile limite che separa il bene dal male, ben sapendo che, se mai dovesse oltrepassarlo, non potrebbe più tornare indietro.

Sinossi

Cosa distingue la dedizione dall’ossessione?

Mentre indaga sull’omicidio di due pregiudicati collegati a un noto trafficante di droga londinese, resosi protagonista di una spettacolare evasione dal cellulare che lo stava riportando al penitenziario di Coldingley dopo un’udienza in tribunale, la squadra scientifica di Scotland Yard diretta dal detective Eric Shaw si ritrova coinvolta nel caso di un’infermiera che accusa una madre di essere responsabile di una serie di violenti episodi febbrili che hanno colpito suo figlio Jimmy, di soli dieci anni. Quest’ultima si accanirebbe sul proprio bambino, peggiorandone le condizioni di salute, per attirare su di sé l’attenzione e la compassione del personale sanitario.
Eric ne viene a conoscenza casualmente, poiché la pediatra che ha in cura il piccolo paziente, Catherine Foulger, è una sua vecchia fiamma, che il detective ha ripreso a frequentare di recente nella speranza di rimettere ordine nella propria vita dopo aver scoperto l’identità del serial killer denominato ‘morte nera’.
Ma la sua ex-compagna Adele Pennington, criminologa del Laboratorio di Scienze Forensi, non ha affatto accettato di buon grado questa nuova relazione.

Autrice

Nata a Carbonia nel 1974, Rita Carla Francesca Monticelli vive a Cagliari dal 1993, dove lavora come scrittrice, oltre che traduttrice letteraria e scientifica. Laureata in Scienze Biologiche nel 1998, in passato ha ricoperto il ruolo di ricercatrice, tutor e assistente della docente di Ecologia presso il Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia dell’Università degli Studi di Cagliari.
Dal 2009 si occupa di narrativa. Tra il 2012 e il 2013 ha pubblicato la serie di fantascienza “Deserto rosso” ambientata su Marte. La raccolta dei quattro volumi è stata un bestseller Amazon in Italia, raggiungendo la posizione n. 1 nel Kindle Store nel novembre 2014.
Nello stesso anno è stata indicata da Wired Magazine come una dei dieci migliori autori indipendenti italiani e ciò le è valso la partecipazione come relatrice al XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino e alla Frankfurter Buchmesse 2014.
Sempre nel 2014 ha pubblicato il thriller “Il mentore” (bestseller internazionale nella sua edizione inglese, “The Mentor”, edita da AmazonCrossing nel 2015) e il romanzo di fantascienza “L’isola di Gaia”. Quest’ultimo è ambientato nella stessa linea temporale di “Deserto rosso” e insieme a esso, e ad altri romanzi futuri, tra cui “Ophir” in uscita il prossimo novembre, fa parte di un ciclo fantascientifico denominato Aurora. Nel 2015 ha inoltre pubblicato “Affinità d’intenti” (thriller) e “Per caso” (fantascienza).
“Sindrome” è il suo decimo libro.
Appassionata di fantascienza e soprattutto dell’universo di Star Wars, è conosciuta nel web italiano con il suo nickname Anakina e di tanto di tanto presta la sua voce e la sua penna al podcast e blog FantascientifiCast. È inoltre una rappresentante ufficiale italiana dell’associazione internazionale Mars Initiative e un membro dell’International Thriller Writers Organization.
Attualmente (anno accademico 2015-2016) è docente di un corso integrativo intitolato “Laboratorio di self-publishing nei sistemi multimediali” nell’ambito del corso di laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi dell’Insubria (Varese).

 Contatti


Sito web: www.anakina.net
Facebook: www.facebook.com/RitaCarlaFMonticelli
Twitter: www.twitter.com/ladyanakina
E-mail: carla@anakina.net

Libro in brossura disponibile online su: Amazon, Giunti Al Punto e Mondadori Store (ISBN 978-1533224828).
E-book disponibile su: Amazon e Google Play (ISBN 978-1988113227), Kobo, Mondadori Store, LaFeltrinelli, iTunes, Nook e Smashwords (ISBN 978-1311518453), e 24Symbols (ISBN 978-1533756305).


Elisabetta Barbara De Sanctis




giovedì 19 maggio 2016

Libri consigliati: Sei cappelli per pensare di Edward De Bono

Apro questa nuova rubrica con un libro molto particolare, una lettura che può tornare utile in molti momenti della vita. E’ facile consigliare un romanzo per trascorrere qualche ora in completo relax, per staccarsi dalla realtà, dal nostro quotidiano e perché no dai problemi. Ecco! Proprio questi  invece non andrebbero mai sottovalutati, perché se trascurati, divengono montagne difficili da scalare.
Come molti sanno le mie letture, negli anni, sono state sempre molto particolari, solo negli ultimi anni, i miei gusti si sono un po’ ammorbiditi, scegliendo anche romanzi rosa o comunque libri più leggeri per sorridere e perché no, anche un po’ sognare; la vecchiaia, che inesorabile si avvicina, mi ha resa più romantica, con la voglia di immergermi in qualche storia a lieto fine. 
Qualche giorno fa, mi è capitato di parlare con un amico che mi esponeva un problema, e nonostante la sua maturità e indiscutibile capacità, mi diceva che aveva difficoltà a trovare una via d’uscita. I consigli in questo caso lasciano il tempo che trovano, perché solo chi vive  il problema in prima persona si sente realmente coinvolto, non sempre è semplice indossare i vestiti altrui e camminare nelle scarpe di altri. Istintivamente però, mi è venuto di consigliargli alcuni passaggi presenti in questo libro, senza stargli a spiegare troppo, ma fornendogli gli strumenti necessari per poter quanto meno far chiarezza dentro se e vedere il problema da un’altra prospettiva.
Il libro che mi è in quel momento sobbalzato in mente è “Sei cappelli per pensare” di  Edward De Bono, autore di diversi libri in cui ha esposto le sue personali teorie sul pensiero creativo, laterale e sui meccanismi della mente umana. Del Bono sostiene che quando ci troviamo dinanzi a un problema, tendiamo a ragionare su tanti aspetti tutti nello stesso momento, come le emozioni negative, positive, le vari soluzioni, i numeri se si parla di debiti, creando una confusione tale da non riuscire più a vedere una chiara via d’uscita. Il suo sistema scompone i vari aspetti, li approfondisce uno per uno, li esamina sviscerandoli, per poi avere una situazione globale più lucida e arrivare alla soluzione in maniera più decisa e concreta.  Per rendere il metodo semplice, alla portata di tutti e se vogliamo anche semplice, Del Bono identifica i sei aspetti da esaminare in sei cappelli, ognuno di un colore diverso. Questo metodo può essere applicato anche a sogni che ci sembrano impossibili da realizzare, forse perché temiamo di non farcela, di non essere all’altezza, o forse non abbiamo pensato a tutti gli aspetti sbagliando valutazione, e vi dico, che a me, è servito tantissimo.
Iniziamo quindi, analizziamo i vari aspetti, andiamo a indossare, uno per uno tutti i cappelli.




CAPPELLO BIANCO: Il bianco è il colore neutro, assenza di tono, di emozione, dove si assume una posizione fredda. Qui si esaminano i numeri, si fanno i calcoli, si mette nero su bianco solo la parte contabile.

CAPPELLO ROSSO: Il rosso è per antonomasia il colore della passione, della forte emotività. Quando analizziamo questo aspetto è possibile tirare fuori tutte le nostre emozioni che scaturiscono dal nostro problema.

CAPPELLO NERO: Il nero rappresenta il pessimismo. In questa fase esaminiamo tutti gli aspetti negativi che potrebbero accadere se decidessimo di intraprendere un’azione o mettere in pratica un’idea.

CAPPELLO GIALLO: Il giallo è il colore della positività; al contrario dal cappello precedente, qui  analizziamo tutti gli aspetti positivi, i benefici che potremmo ottenere dal mettere in pratica la nostra idea.

CAPPELLO VERDE: Secondo me il più bello,  perché il verde è il colore della creatività. Sbizzarritevi qui, tirate fuori tutte le tattiche,  le idee, anche le più strambe per poter risolvere il vostro problema, o per realizzare il vostro sogno.

CAPPELLO BLU: E’ il colore della calma. Dopo il subbuglio di emozioni analizzate in precedenza, dopo aver buttato giù numeri e idee è arrivato il momento di mettere tutto in ordine e cominciare a organizzare, pianificare, mettere in campo ciò che ritenete più idoneo dopo aver valutato tutti gli aspetti.

Vi consiglio carta e penna, scrivete tutto, nei minimi particolari, questo è un esercizio molto importante e se necessario prendetevi anche un’ora del vostro tempo, perché quando realizzerete, o quando avrete risolto il vostro problema, quell’ora vi sembrerà la più preziosa che avete mai speso in vita vostra.


Cinzia Fiore Ricci.


mercoledì 11 maggio 2016

Presentazioni e ultime uscite, le nostre segnalazioni - 11 Maggio 2016

Nontiscordardime di Simona Friio

Titolo:         Nontiscordardime
Autore:       Simona Friio
Editore:      Aiep editore
Genere:       Narrativa femminile – romantico - contemporaneo
Data di pubblicazione: 7/10/2015
Prezzo:       14.00
Pagine:       250
ISBN:                   978-88-6086-122-1
Link per l'acquisto:



Trama 


Lara Malloi è ormai sicura di avere la propria vita sotto controllo. Ha un lavoro che ama. Un’amica sincera. Ed è ancora molto giovane. Pensa di aver fatto i conti con il passato ma in fondo sa che non è così. Tuttavia solo Penny lo sa; lei che ha asciugato le sue lacrime…
Lara ha perso suo fratello Tommaso. Penny un amico. Ma Lara ha perso qualcosa di più. Senza rendersene conto ha disintegrato la propria vita.
È stato più semplice trovare qualcuno a cui dare la colpa piuttosto che accettare l’incidente del fratello. E lasciare Daniele si è rivelata la soluzione più comoda quel giorno in riva al lago. Urlargli in faccia la propria rabbia è stato liberatorio.
A sedici anni è così che funzionano i rapporti. Si ama e si odia con la stessa intensità. Denny si è macchiato di un grave atto ai suoi occhi. Ha esitato. Ha perso del tempo prezioso... Da quel giorno ognuno ha intrapreso una strada. Ma di fronte all’ennesimo rifiuto di Lara, nel cercare di comprendere e perdonare, Penny è costretta a svelarle la verità. Otto anni dopo.
Oggi Lara ha un negozio di fiori. Penny gestisce un centro Benessere. Denny è diventato un vigile del fuoco. Finché l’occasione si presenta. Ripartire è inevitabile. Lara è sconvolta. Sa bene da dove ricominciare. Sa di avere qualcosa per cui farsi perdonare...
Il vaso è rotto ma i cocci ci sono ancora. Rimetti insieme il vaso e anche la tua vita avrà di nuovo un senso. È ciò che Penny le suggerisce. Perché tutti hanno in dono una seconda occasione. Perfino sua madre alla quale imparerà a voler bene.

Biografia 

Simona Friio è sposata, vive in provincia di Milano e ha un pastore tedesco di nome Brendy per cui stravede.  Si è diplomata in Designer della moda  ed è appassionata di scrittura, arte e storia. 
Amava disegnare ancora prima di cominciare a scrivere, per cui già da piccola non si separava mai da pennarelli, cere, matite e fogli immacolati. 
La svolta per la scrittura però arriva con uno splendido regalo, una macchina da scrivere Olivetti rossa Ferrari che le ha consentito di dare voce alle storie che voleva raccontare, nonché di alleviare il callo dello scrittore che già aveva a soli sei anni.
Nel 2011 ha autopubblicato il suo primo romanzo storico: “La ragazza che mise il diavolo nella bottiglia” e recentemente è uscita un'antologia  a scopo benefico dal titolo “Parole tra sogni e ricordi” che contiene il suo racconto “La scia di fiori”. 
Legge con costanza romanzi sia di genere storico sia contemporaneo e predilige autrici classiche come la Austen, le sorelle Brontë e la Gaskell.
Le piace mettersi continuamente alla prova cimentandosi nel decoupage, nel ricamo, nel restauro di vecchi mobili. È appassionata di cake design.
Nontiscordardime è il romanzo con il quale ha vinto la prima edizione del concorso letterario indetto da Aiep editore nel 2014. 


Estratto

Il mio negozio di fiori si affaccia a est e la luce del mattino è la prima cosa che lo sfiora. Dispongo sempre i fiori più robusti in prima fila perché hanno bisogno del calore del sole e perché attirano gli sguardi dei passanti.
Inspiro a pieni polmoni il profumo delle rose e dei lilium e sorrido, guardandomi intorno. C’è voluto parecchio olio di gomito per tirarlo a lucido dopo la ristrutturazione ma n’è valsa la pena. Nel mio Nontiscordardime non è rimasto nulla degli anni ’50.
Ho ritinteggiato le pareti, rifatto l’impianto idraulico e messo a norma l’impianto elettrico, aggiungendo un tocco di modernità grazie a internet.
Ogni mattina controllo lo scadenziario, rivedo gli ordini, riempio di acqua fresca i vasi, decido per nuove composizioni. Ricontrollo la posta, che accumulo durante il giorno, per evitare che qualcosa mi sfugga.
E sorrido soddisfatta.
La gerbera è sempre perfetta. Rossa, rosa, gialla. Le suddivido per colore affinché ravvivino il negozio e colpiscano l’occhio un po’ distratto dei clienti indecisi.
E le rose, le mie preferite. Ne tengo di diverse qualità. Le Tea, classiche per forma e colore. La Baccarà, di un intenso rosso porpora. Le Carol, più delicate. Le Verace, dalla foglia lunga e verdastra. Infine, ma non per questo meno importante, il nontiscordardime. Troneggia in un grande vaso di ceramica all’ingresso del negozio. Il suo inebriante azzurro tendente al rosa strappa sempre un sorriso ai passanti.
Forse ho fatto uno sbaglio a dare questo nome al negozio, ma una parte di me non vuole dimenticare, non accetta di farlo.
Chiudo gli occhi e ripercorro il passato con la mente. A volte sorrido, altre volte mi intristisco. È sempre difficile aprire quella porta. È sempre doloroso guardarsi indietro.
I cespugli del nontiscordardime circondavano la mia casa, si infittivano e coprivano un intero quartiere. Testimoni del mio amore, della mia nascita e della mia morte.
Era l’estate del 1994…

martedì 10 maggio 2016

Presentazioni e ultime uscite, le nostre segnalazioni - 10 Maggio 2016

Ed ecco cari lettori la segnalazione di una nuova uscita!


La chiave dell'oblio - Racconto erotico di Luke Skellig


Titolo: La chiave dell'oblio
Autore: Luke Skellig
Editore: Amazon Media EU S.à.r.l.
Genere: racconto erotico
Data di pubblicazione: 10 maggio 2016
Versione: e-book
Prezzo: € 0,99
Pagine: 23
ASIN: B01FEYVM4E
Link per l'acquistohttps://goo.gl/EdQRhc
Contatti: https://goo.gl/fD29a3

Trama: Fabio e Ester vivono entrambi un momento difficile della loro vita. Dal loro incontro casuale vissuto con intensa passione si apre uno spiraglio per un confronto con il loro io più intimo.

Biografia 
In tutto ciò che scrive Luke Skellig esprime i molteplici aspetti dell’uomo che si cela dietro tale pseudonimo. In una narrativa che tiene insieme l’erotico e lo psicologico, attraverso i suoi personaggi, affronta il lato interiore dell’essere umano e la sua relazione con il mondo esterno.

Quando non è impegnato a scrivere si dedica ad altre passioni: la fantascienza, la musica e alcune discipline filosofiche orientali. Lo si può trovare su Facebook e su Tumblr.



Elisabetta Barbara De Sanctis


lunedì 9 maggio 2016

Presentazioni e ultime uscite, le nostre segnalazioni - 9 Maggio 2016


L'amore non è per tutti  Francesca D'Isidoro

Titolo: L'amore non è per tutti
Autore: Francesca D'isidoro
Editore: Autopubblicato
Genere: Romanzo rosa
Data di pubblicazione: 07/03/2016
Prezzo: Euro 0,99
Pagine: 154
ISBN: B01CQ1LJDW (ASIN)
Link per l'acquistohttp://goo.gl/eRIYX3
Contatti: francidisi@hotmail.it - Tel: 3492661379

Trama (con foto laterale qui o vicino ai dati) : Vittoria è una ragazza di trent'anni con un'esistenza, tutto sommato, tranquilla: ha un lavoro che la soddisfa; una famiglia solida, anche se un tantino ingombrante e degli amici un po' impiccioni ma adorabili.
Una mattina, però, il suo bel mondo improvvisamente crolla: Alessio, l'amore della sua vita, l'uomo con cui ha una relazione clandestina da sei anni, sta per sposare la sua fidanzata storica.
Presa dallo sconforto più totale, Vittoria decide così che l'unico modo per buttarsi quell'amore sbagliato alle spalle è rimettersi in gioco. Senza pensarci due volte, accetta un lavoro in un'altra città e ricomincia da zero. Sarà proprio lì che Vittoria incontrerà il dolce e bellissimo Gabriele, con il quale tornerà a vivere, a sorridere e ad amare.
Ma proprio quando la sua vita sembrava aver ripreso la giusta piega, il passato tornerà prepotente a bussare alla sua porta...

Biografia 
Mi chiamo Francesca D'Isidoro, ho trentun anni e sono nata a Pescara. Ho frequentato il liceo classico e successivamente mi sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza a Urbino, dove mi sono laureata nel 2009. Una volta terminati gli studi, sono tornata a Pescara e ho iniziato a collaborare con un'agenzia di organizzazione eventi, per la quale dirigo la parte amministrativa. Ho sempre avuto una passione per lo spettacolo e il costume, quindi, mi ritengo molto soddisfatta del mio lavoro. Adoro leggere e mi definisco una "divoratrice compulsiva di libri". Ho iniziato a scrivere "L'amore non è per tutti" in un periodo molto particolare; avevo appena terminato la relazione più importante della mia vita - in maniera anche piuttosto burrascosa - e sentivo la necessità di trovare una distrazione, così un giorno mi sono ritrovata di fronte una pagina bianca di Word e ho scoperto che scrivere era la miglior distrazione che potessi trovare. Ecco perché considero questo romanzo un po' "la mia rivincita".

Estratto
PROLOGO

Ci trovavamo più o meno all’altezza di Manfredonia, quando il suono insistente del cellulare mi destò dal sonno nel quale ero letteralmente piombata circa due minuti dopo esser partiti da Bari. Seppur con riluttanza, decisi di staccare la guancia dalla comoda spalla di Gabriele per rispondere, prima di attirarmi addosso le ire di tutto il treno. Come volevasi dimostrare, trovai il cellulare solo dopo aver tirato fuori dalla borsa una confezione di taralli, il caricabatteria, una spazzola, un pacco formato famiglia di salviette umidificate, una banana e appena in tempo per evitare che la mia dirimpettaia perdesse definitivamente la pazienza e mi lanciasse addosso la copia di “Anna Karenina”, dalla cui lettura era stata violentemente strappata. Che poi leggere “Anna Karenina”, mentre si viaggia in treno, è quantomeno una scelta discutibile.
Trascinai il dito sul display dalla cornetta verde a quella rossa e, finalmente, fui raggiunta dalla voce squillante e famigliare di Claudia. <<Amica, sei già in viaggio???>>.
<<Certo, amica, sono dalle parti di Manfredonia, un’oretta e mezza e sarò di nuovo in quel di Pescara!>>.
Era da oltre sei mesi che non la vedevo e mi mancava molto. Io e Claudia ci conosciamo da quando eravamo due ragazzine, ma negli ultimi anni il nostro rapporto si è consolidato, tanto da diventare una profonda amicizia.
<<Bene, bene. Non vedo l’ora di rivederti, mi sei mancata un casino! E poi, finalmente, potrò conoscere Gabriele. Qui moriamo tutti dalla curiosità!>>.
<<Oh, poverino! Vi conosco troppo bene, per non sapere dove può arrivare la vostra curiosità…>>.
<<Ahahahahah, lo sai che per te pretendiamo solo il meglio?!>>.
<<Lo so, lo so, tesoro, ma fidati: lui è il meglio>>.
Gabriele nel frattempo mi osservava con un’espressione tra il perplesso e il divertito, gli feci l’occhiolino per rassicuralo su quanto aveva ascoltato e gli schioccai un sonoro bacio sulla guancia.
<<Meglio così! Ah, quasi dimenticavo, domani sera ci sarà la festa d’inaugurazione della stagione estiva del Tropico, mi raccomando, non potete mancare!>>.
<<E come potrei perdermela?!>>.
Il Tropico, oltre a essere lo stabilimento balneare che frequento sin da bambina, è anche uno dei ristoranti di pesce migliori di tutta la città e, in occasione della consueta festa d’inaugurazione della stagione estiva, i proprietari sono soliti deliziare i clienti più affezionati dello stabilimento con tutte le loro migliori specialità, annaffiate da fiumi di ottimo vino, il tutto accompagnato da una contagiosa atmosfera di festa. Personalmente, però, pur non rimanendo immune alla bontà delle crudités di mare – in realtà sono più che sensibile alla loro bontà - e del vino bianco, è un altro l’elemento che mi attrae, tanto da non avermi permesso di mancare mai, neanche una volta, a questo evento: il karaoke. All’inaugurazione dell’anno prima, alle tre di notte, mi stavo ancora cimentando in una mia personalissima interpretazione di “Vattene Amore” (“Trottolino Amoroso Dudù Da Dadà…”) di Amedeo Minghi, incitata da un pubblico, non so esattamente dire, se in delirio o delirante.
<<Ehm… Vitti…>> proseguì Claudia <<… Ci saranno tutti…>>, dove per “tutti” era sott’inteso che Claudia si riferisse solo a lui…
<<Ah>>, fu l’unica cosa che riuscii a risponderle, mentre impallidivo.
<<Va bene, tesoro, ora ti lascio, che devo scappare a lavoro. Ci vediamo stasera, dopo la cena da tua nonna, giusto?>>.
<<Giusto>>, proferii, ancora turbata da quanto avevo appreso poco prima e ponendo così fine alla conversazione.
<<Tutto bene?>>, mi chiese Gabriele colpito dal mio improvviso pallore.
<<Certo. A quanto pare siamo stati già invitati a una festa>>, gli propinai un sorriso poco convinto e sprofondai di nuovo sulla sua spalla, ma, anziché assopirmi nuovamente, la mia mente iniziò a viaggiare a un ritmo ben più veloce di quello dell’Intercity.
Ancora un altro giorno e mi sarei ritrovata faccia a faccia con quel passato da cui ero fuggita sei mesi prima.






Amiamoci, nonostante tutto – Vittorio De Agrò

Titolo: Amiamoci,nonostante tutto
Autore: Vittorio De Agrò
Editore: You Can Print
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 14 Febbraio 2015
Prezzo: e-book 0,99 –cartaceo 12,00
Pagine: 164
ISBN: 9788891182029
Link per l'acquisto: https://goo.gl/pDXEok
Contatti:
Trama 
Si dice che l’amore non abbia età ed è proprio così per “Amiamoci,nonostante tutto”

In un panorama rosa prevalentemente al femminile, ecco emergere storie dal cuore maschile, un cuore che, però, ha sempre bisogno della mano gentile di una donna per trovare la propria strada.

Storie diverse, età differenti, sentimenti ricchi di sfumature e modi d’essere, che nascono nella purezza di un bambino e si completano nella maturità dell’adulto.
Emozioni, commozione, sorrisi; la mente del lettore viaggerà nei ricordi, passeggerà nel presente e magari immaginerà un futuro, sempre all’insegna dell’amore.

Sarà Federico a condurci in questo percorso di gioia e ostacoli.Un giovane uomo, forse ancora immaturo, ma sicuramente diffidente nei confronti delle relazioni durature, che grazie ai racconti di un vecchio e saggio libro, riuscirà ad aprire il suo cuore...

Brivido
Il gioco della bottiglia
Le sudate carte
Il giovane anziano
Spegnete le candeline





Io mi esprimo così Francois Audiard

Titolo:  Io mi esprimo così
Autore:  Francois Audiard
Editore:  Francois Audiard
Genere:  poesie
Data di pubblicazione:  18 ottobre 2015
Prezzo:  6 euro
Pagine:  62
ISBN: 9781326601836 (per il cartaceo)  9788892503458 (per l’ebook)
www.francoisaudiard.blogspot.com

Trama 
Il libro raccoglie sostanzialmente poesie e pensieri di gente comune in fasi di riflessione intima...poesie ma anche forme di espressione celebrale...liriche, emozioni del momento. Normalmente tali pensieri vengono manifestati in pubblico o. con le persone sensibili e poetiche a noi care, che meglio di chiunque altro conosce la nostra natura emotiva e la nostra passione...per il gusto e per la bellezza..i nostri punti di vista, modi di agire in qualsiasi contesto noi ci troviamo a dover agire.

Biografia
Francois Audiard nato ad Altamura (paese del pane,capoluogo tra i tanti della murgia ecc) nel barese 36 anni fa e ivi residente.

Dopo la maturità in ragioneria, ho cominciato a svolgere svariati mestieri dal cameriere al grafico pubblicitario, dal portalettere all’impiegato in ambito commerciale e così di seguito per tanti anni…in questo modo ho potuto sopravvivere e potermi permettere piccole soddisfazioni. Nel frattempo iniziavo ad accarezzare l’idea di intraprendere una carriera in campo artistico…la regia è la mia massima aspirazione. Preferisco questa postazione perchè mi consente, stando dietro le quinte, di poter organizzare uno show e osservare da vicino tutti i retroscena più inquietanti, magari poi elaborare il testo che andrò ad allestire..

Adoro leggere (saggi polizieschi e avventura) dipingere ma soprattutto creare mosaici, sono un appassionato di antica erboristeria come medicina alternativa. Mi dedico attualmente alla pittura anche se partendo dalle basi, ma spinto dalla curiosità di sperimentare nuove tecniche.

Nell’Ottobre 2004 l’ occasione che mi ha permesso di introdurmi nell’ ambiente artistico è arrivata con la frequentazione per ben due anni presso la scuola di recitazione teatrale e cinematografica “IL sipario”di Bari. In questa sede ho collezionato una serie di esperienze teatrali interpretando diversi ruoli in altrettante commedie ad esempio “Casa di bambola” e “Casa Rosmer”entrambi di Ibsen; “Il giardino dei ciliegi” “Zio Vania” “Tre sorelle” “Il gabbiano ” capolavori di Cechov; Ho recitato nella commedia “Dio” di Woody Allen per altro portato in tournee nell’ estate del 2005 nei più importanti villaggi turistici della puglia per la regia di Teresa Conforti; ruolo da protagonista nella commedia “Donne al parlamento” di Aristofane ;protagonista nel musical “Cabaret” e ” Omicidio a Broadway” liberamente tratto dal film del regista americano Mel Brooks.
Ho preso parte anche in alcuni cortometraggi (Missione top secret – l’Altra) entrambi andati in concorso del festival di Fano 17.edizione 2005. Sempre nel 2005 ho preso parte alla fiction ” Friends & company” in 4 puntate, trasmessa sulla emittente locale RTG puglia .
Anche la danza mi ha coinvolto a livello artistico concependola come uno migliori mezzi di espressione in quanto insegna il linguaggio del corpo. A questo proposito nel marzo 2005, all’ interno del 2Sipario” ho seguito uno stage sul musical e la danza condotto da Francesca De Luca coreografa del teatro Sistina di Roma.
Nel 2006 mi sono iscritto ad un corso di meditazione trascendentale (raja yoga) e comincio a praticare anche l’hata yoga; da quel momento in poi quella che era una mera passione , per me diventa successivamente una concreta filosofia di vita.
Nel 2009 ho collaborato alla realizzazione di un mediometraggio “Per ognuno c’è qualcuno”.
L a mia formazione artistica comprende anche esperienze in ambito musicale. L’ aver cantato in piccole realtà locali e come corista mi ha consentito di potenziare al meglio l’ uso della voce…il genere che preferisco è il genere pop-rock anche sperimentale .
Nel 2006 mi sono iscritto ad un corso di meditazione trascendentale (raja yoga) e comincio a praticare anche l’hata yoga; da quel momento in poi quella che era una mera passione , per me diventa successivamente una concreta filosofia di vita.
I miei interessi riguardano anche altri settori di interesse…il turismo è uno di quelli.
Per un paio di anni ho infatti avuto modo di conoscere il Vagabondo associazione nata nel salento con sedi dislocate sul territorio nazionale. l’associazione promuove e diffonde il settore del turismo veicolandolo al viaggio inteso come occasione di incontro condivisione di emozioni e soprattutto per poter accrescere il proprio bagaglio culturale.
All’ interno del ” Vagabondo ho cominciato ad occuparmi di eventi culturali anche se ho dovuto interrompere per motivi strettamente personali.
Ho collaborato per 4 mesi nella scrittura di articoli presso la redazione di “Blognotizie”, un portale (vi sarà a breve anche una versione cartacea) trattando argomenti come ad esempio cultura, attualità, cinema teatro intrattenimento. All’interno della redazione mi sono occupato anche di revisione di bozze, editor.
Ho fatto parte dopo l’esperienza con “Blognotizie” sono stato redattore per “Il resto.tv”, settimanale locale della provincia di Bari. Anche qui mi sono occupato anche di revisione bozze per un periodo di 6 mesi
Nell’ottobre 2010 ho preso parte del cast tecnico della seconda edizione del reality “La masseria” in onda a gennaio su Teleregione e sui canali sky.
Da circa 2 mesi sto lavorando alla scrittura del mio primo lungometraggio, dopo anni di gavetta trascorsi all’insegna della partecipazione a concorsi letterari nazionali e locali, oltre che realizzazione di brevi corti autoprodotti. A giugno 2015 è uscito sul web, sia in versione cartacea che in formato “ebook” la mia prima opera letteraria, una silloge poetica sul tema sempre attualissimo legato all’amore e ai sentimenti.


Estratto
Vivere se stessi


Così catturo la tua attenzione

guardandoti dritta negli occhi
senza imbarazzo alcuno
simulacro di presenza e sostegno
sono il premio per estrema dedizione
che ogni giorno ti concedo
non esiste competizione
ottenerlo è una conquista
romanticismo costante ed energico
è quello vorresti
mentre misuro il mio
inspiegabile coraggio
la mia capacità di rendermi indipendente
ma il mio spirito di iniziativa
un miraggio diventa.


Francois Audiard
http://ilregnodelleparole.blogspot.it/2016/02/poesia-vivere-se-stessi-di-francois.html














martedì 3 maggio 2016

Le recensioni di EliBì: Gli Eredi di Atlas. La Guerra degli elementi vol.1

Buongiorno amici, tra mille impegni, lavoro da recuperare, scrittura che mi chiama a gran voce, varie ed eventuali, non abbandono mai la mia amata lettura e, complice l'influenza, ne approfitto per immergermi ancora di più senza futili sensi di colpa nel mio personale nutrimento di corpo e anima.

Un po' di giorni fa ho aderito alla rubrica Adotta un Emergente nel gruppo Facebook S.P.I. Self Publishing Italia, non solo come autrice, ma anche come blogger e, dopo aver dato una scorsa ai titoli dei colleghi autori, la mia attenzione è stata catturata da una parola in una sinossi: Scozia.

Ebbene sì, una sola parola! Per me quando c'è di mezzo la Scozia o l'Irlanda scatta un richiamo ancestrale e viscerale e ho adottato senza esitazioni Veronika Santiago e il suo "Gli Eredi di Atlas", primo volume della saga "La Guerra degli Elementi".

Procedo con i dati del libro e poi con la mia personale recensione.

Gli Eredi di Atlas. La Guerra degli elementi vol.1 - Veronika Santiago

Titolo: Gli Eredi di Atlas. La Guerra degli elementi vol.1
Autore: Veronika Santiago
Venduto da: Youcanprint Self-publishing
Genere: Fantasy
ASIN: B00M167EDC
Formati disponibili: e-book e cartaceo
Prezzo: e-book € 1,99 - cartaceo € 15,51
Pagine: e-book 356 - cartaceo 354
Link per l’acquisto: http://goo.gl/Ll0XTm

Sinossi: Scozia. Promesse di successo, di lavoro e di risposte, aiuto per una fuga: così uno sconosciuto convince un'aspirante cantante, un marinaio, una studentessa e un rampollo ricoverato in una clinica psichiatrica, a seguirlo su un'isola che è ovunque e in nessun luogo: OgniDove.
Là Aisha, Dean, Aurora e Duncan scopriranno il vero motivo per il quale sono stati condotti con l'inganno ai margini del mondo: la storia è incompleta. I dieci Reggenti dell'antica Atlas, all'apice della grandezza, si sono dati battaglia fino all'annientamento ma il loro potere sugli elementi non è andato perduto. Non sarà facile accettare di essere Eredi di un così gravoso fardello: tra dubbi e insicurezze, aiutati dagli abitanti di OgniDove, discendenti dei superstiti di Atlas, i ragazzi cominceranno l'addestramento per risvegliare le loro facoltà.
Ma gli elementi sono cinque: dove si trova l'Erede dell'Etere? E quali sono i piani degli Altri Eredi? Inizierà così una lotta contro il tempo alla ricerca dell'Etere.


La mia recensione

Questa autrice è stata per me una scoperta: non avevo mai letto nulla di suo, ma mi ha catturata fin dalla prima pagina. Da un punto di vista formale il libro non ha sbavature, curato nell'aspetto grafico con una splendida copertina e con un editing impeccabile e questo permette di godersi senza distrazioni il romanzo, scritto con stile ed eleganza. Semplice, ma non semplicistico il linguaggio, personaggi davvero ben caratterizzati e tratteggiati con cura, descrizioni molto belle dei luoghi, lunghe quanto basta per affascinare e intrigare il lettore, ma senza nulla "in più" che possa spezzare la narrazione o appesantire il testo, trama solida e ben sviluppata fino alla fine del libro.

Questo libro è stato un bel viaggio e, se all'inizio confesso che ero un po' preoccupata perché si tratta di una saga e mi sarebbe dispiaciuto non proseguire nella lettura, adesso non vedo l'ora di proseguire con il secondo volume.

Non so voi, ma io quando scopro un autore o un'autrice che riesce a colpirmi passo "a tappeto" su tutti i suoi scritti, cercando di trovare il giusto equilibrio tra divorare ogni suo libro alla velocità della luce e centellinarli per quando ho bisogno di leggere qualcosa che so già in anticipo mi piacerà.

Complimenti Veronika, cinque stelle meritate!


 Elisabetta Barbara De Sanctis


lunedì 2 maggio 2016

La moglie perfetta di Roberto Costantini - Le recensioni della rosa

Roberto Costantini nasce a Tripoli (Libia) nel 1952, ingegnere, consulente aziendale, ha lavorato dodici anni per società italiane e internazionali nel campo impiantistico e ha conseguito il Master in Management Science a Stanford (California). È oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna anche al Master in Business Administration. 
Tu sei il male (Marsilio 2011), il primo volume di una trilogia (Alle radici del male, 2012; Il male non dimentica, 2014) con protagonista Michele Balistreri, è il suo romanzo d'esordio, un thriller che prima ancora della pubblicazione è diventato un caso editoriale internazionale, già opzionato per il cinema e in corso di traduzione nei maggiori paesi europei.
In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 eNegoziazione. Come trasformare le tecniche negoziali in abilità istintive con Raffaele Carso nel 1998.
Nel 2016 pubblica con Marsilio La moglie perfetta.

Dati:
Titolo: La moglie perfetta
Autore: Roberto Costantini
Editore: Marsilio
Uscita: 14 Gennaio 2016


TRAMA
Nel maggio del 2001, a Roma, due coppie, il professore italoamericano Victor Bonocore e la moglie Nicole Steele, il pubblico ministero Bianca Benigni e il marito Nanni. Due matrimoni come tanti, a volte felici, a volte meno. Tra loro una ventenne pericolosa, Scarlett, sorella di Nicole. Intorno, la terra di mezzo del Sordomuto e del Puncicone, gli appalti pubblici, il gioco d’azzardo, l’usura, e la morte atroce di una ragazza, Donatella. Sembra essere l’ennesimo atto di violenza patito da una donna per mano di un uomo violento, l’assassino viene scoperto e giustizia è fatta. O forse no? Quando viene ucciso Victor Bonocore, Michele Balistreri dirige la terza sezione della squadra Mobile e indaga insieme al pm Bianca Benigni. La miscela è esplosiva, le modalità di conduzione dell’indagine contro le sorelle Steele sono fuori dai confini della legge e l’esito è disastroso. L’arresto di Scarlett e Nicole incrina le relazioni tra Italia e Stati Uniti. Tutto finisce male. Nel 2011 una rivelazione inattesa spinge Balistreri a riaprire quel caso rimasto senza colpevoli. Ma se non è tardi per la giustizia, forse lo è per l’amore e per la vita. O forse no.

LA MIA PERSONALE RECENSIONE:

Ho da poco terminato anche questo libro che sotto alcuni aspetti è il vero capitolo definitivo della trilogia del male del bravissimo Costantini. Io, in verità, spero di leggere ancora qualche altra avventura di questo commissario che con la sua strafottenza e la sua perversa arroganza mi ha davvero rapita. Come anche negli altri libri, la trama è complessa e ben articolata; Costantini è un vero genio, e con astuta maestria è sempre riuscito a incastrare i fatti di cronaca più rilevanti accaduti negli ultimi sessanta anni con la vita e le vicissitudini di questo originale protagonista. Una scrittura semplice, fluida e coinvolgente, adatta a ogni tipo di lettore, se non a quelli un po’ più sensibili e romantici. Ogni passo di questo libro è simile a un salto nel vuoto, come del resto lo sono tutti i libri di Costantini. Non sai mai dove ti porterà, dove la sua mente assolutamente brillante riesce a spingerti per affrontare insieme ai personaggi prove e viaggi che alla fine lasciano il segno, arricchiscono, allargando la visione che si ha della vita, e mentre tutti i nodi ingarbugliati delle sue storie man mano si sciolgono, ti ritrovi alla fine, stremato, ma mai sazio. Questa è la sensazione che provo ogni volta, la stessa che provai quando cominciai a leggere, per caso, il primo libro della trilogia “Tu sei il male”. Divoravo le pagine con una bulimia mai provata perché Costantini ha un grande dono: spoglia i personaggi, apre le loro anime esponendole agli occhi del lettore, sviscera anche i più intimi pensieri, le più spudorate vergogne e li da in pasto con un sottile ed elegante sadismo. Ogni debolezza diviene punto di forza che amplifica lo spessore di ogni sua opera, perché rappresenta l’uomo in tutte le sue debolezze, smontando virtù e valori per divenire semplicemente umano. Quando un autore riesce a fare questo per me è eccellenza.



Le recensioni della rosa
Cinzia Fiore Ricci

Presentazioni e ultime uscite, le nostre segnalazioni - 2 Maggio 2016





3mendamente Amore di Roberto Baldini
 
Titolo: 3mendamente Amore
Autore: Roberto Baldini
Editore: Myself
Genere: Storia d’amore
Data di pubblicazione: 20/04/2016
Prezzo: 0,99
Pagine: 18
ISBN: 1230001040364
Link per l'acquisto: https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/3mendamente-amore

Trama:
Trovare l’Amore? Certo, è possibile.
Ho detto possibile, non semplice…

Un amore che sembra perfetto, ma la distanza ci mette lo zampino e spegne il fuoco della passione.

Un incontro fortuito, un fiume in piena che travolge i cuori e una promessa che non potrà essere infranta…

Una nuova stella nel mondo dell’editoria, una ragazza senza peli sulla lingua che non si accontenta di scrivere libri, li vuole vivere…

Tre storie, tre addii. Ma, si sa, non tutti gli addii sono per sempre.
E il protagonista di questa storia dovrà decidere quale addio trasformare in “e vissero felici e contenti…”

Biografia 
Roberto Baldini nasce in un paesino del basso mantovano nel 197… beh, nel secolo scorso…
Sin da bambino la Madre lo spinge verso il magnifico mondo della Lettura, ma lui è refrattario. Finché, un bel giorno, qualcosa muta…
Ora legge talmente tanto da esser diventato l’ossessione di autori famosi e non, che gli chiedono ogni giorno interviste e/o recensioni.
Ha al suo attivo un paio di romanzi e svariati racconti in diverse antologie.
Se non legge, si occupa di editing, ricerca nuovi talenti e organizza eventi letterari.
Recensisce sul suo blog (quasi 1700 articoli) e sul sito Sololibri.net, nonché su Amazon, dove è Top Reviewer.
E, anche mentre scrive questa biografia in terza persona (chissà poi poerchè…), sta leggendo…

Bibliografia

2006 – Chapter Love – Enrico Folci Editore
2013 – A Proposito Di Noi – David & Matthaus
2015 – Unforgettable Rain – Delos Digital (con lo pseudonimo Hunter H. Gilmour)

Estratto

Vi è mai capitato? Di svegliarvi e sentire la vostra canzone preferita, intendo.
In questo momento, nella mia mente, sto sentendo le note di “The Power Of Goodbye” di Madonna.
In realtà l’unico suono presente in quest’asettica stanza d’ospedale è il bip-bip di quell’aggeggio con la linea verde che va sue e giù.
Ah, a proposito: mi chiamo David Moore, sono altro un metro e ottantacinque, capelli corti e castani e occhi verdi. Volete sapere i miei dischi e film preferiti? Magari dopo, ora voglio raccontarvi la mia storia…
Cosa mi è successo? Presto detto: io e la mia fidata BMW coupé ci stavamo dirigendo verso…
Scusate un attimo, sta arrivando l’infermiera con un modulo da firmare.
Ecco, dicevamo della BMW.
Anzi, prima di tutto facciamo un salto indietro di qualche tempo, così capirete meglio la mia storia…
Un anno fa…  


LA TELA DEL MALIGNO di Gianpiero Pisso
 
Titolo:    LA TELA DEL MALIGNO
Autore:  Gianpiero Pisso
Editore: Eretica Edizioni
Genere: Mistery/Storico
Data di pubblicazione:  5 Aprile 2016
Prezzo:  15 Euro
Pagine:  254
ISBN:     n.d.
Contatti

Trama:
Il Trionfo dell’Ordine dei Benedettini-Basilica di San Pietro-Perugia

Un interesse mediatico senza precedenti si è scatenato, nel 2012, per una scoperta che ha lasciato il mondo dell’arte, la Chiesa cattolica, università, studiosi di costumi, storici e gente comune senza parole.
Dopo più di quattrocento anni una studiosa si è accorta casualmente che nella basilica di San Pietro a Perugia, esiste un quadro colossale, uno dei più grandi d’Europa, che cela un inquietante mistero.
La tela, un dipinto a olio, opera di un artista di scuola veneziana, Antonio Vassilacchi, vissuto attorno al 1600 e contemporaneo di Tiziano, del Tintoretto e di Paolo Veronese, osservata da breve distanza mostra santi, papi, alti prelati attorno a san Benedetto da Norcia, ma scrutata dall’altare maggiore, dove è possibile una veduta d’assieme, mette in luce un volto demoniaco.
Come è possibile che nessuno se ne sia accorto prima? Per quale ragione si è introdotta l’effigie del Maligno in un luogo consacrato? Che significato e quale fine può avere avuto un atto del genere?
Il romanzo è retroattivo. L'incipit è la fine del racconto. Antonio Vassilacchi, insigne pittore di scuola veneziana, greco di origine, nato sull'isola di Milos ma vissuto sulla laguna ai tempi dei grandi Tiziano, Tintoretto e Veronese e allievo di quest'ultimo prima di diventare uno dei pittori preferiti dai dogi per affrescare le sale di Palazzo Ducale, si sobbarca in diligenza un lungo viaggio da Venezia a Perugia, unicamente per osservare come si comportano i fedeli durante la santa messa domenicale nella chiesa di San Pietro, adiacente al convento benedettino della città. Lì, alcuni anni prima, aveva dato una valida dimostrazione della sua arte, dipingendo ben undici tele della vita del Cristo, commissionate dal priore benedettino del convento.
Lo scopo della sua visita a Perugia è di costatare personalmente come i perugini avessero accolto il suo undicesimo dipinto, il più grande, quello che raffigura San Benedetto da Norcia, attorniato da santi, papi, porporati, che aveva denominato "Trionfo dell'Ordine dei Benedettini" e che faceva bella mostra sulla parete di ingresso alla chiesa. In quella tela aveva portato a termine la sua vendetta, mimetizzando il volto di un demone che si poteva però scorgere solo facendo molta attenzione alla visione d'assieme e non avvicinandosi troppo al dipinto. Altrimenti si sarebbero scorti solo i particolari, una schiera di prelati.
Perugia non aveva reagito come si sarebbe atteso. il suo piano di scandalizzare la città era fallito. Nessuno si era accorto delle sue intenzioni.
Durante il viaggio di ritorno in diligenza alla laguna ripercorre le tappe più significative e anche più dolorose della sua vita che lo avevano portato, giovanissimo, a Venezia: il suo apprendistato alla bottega del Veronese, il suo amore platonico per Marietta, l'infuriare della peste, la sua amicizia con un frate scomunicato nolano, Giordano Bruno, gli amori carnali con Marzia, disinibita perugina, l'incontro con padre Arnold, tutti i suoi tormenti per l'apparizione di una figura misteriosa che lo aveva in varie occasioni spaventato. Il demonio sembra accanirsi in modo particolarmente violento contro di lui. A Perugia, con il suo allievo prediletto, Tommaso, termina i lavori della commessa e consegna al priore benedettino le sue tele, compresa l'undicesima, quella con la quale condanna il Maligno a respirare ogni giorno il fumo delle candele, prigioniero in un luogo consacrato. Ci può essere punizione più grande per un angelo decaduto, causa di tanti mali? Poco importa se sinora i perugini non si siano ancora accorti di nulla.

Biografia 

Nato in provincia di Varese, sul Lago Maggiore, dove attualmente risiede con la sua famiglia, l’autore è laureato in ingegneria aeronautica e ha, per molti anni, lavorato come dirigente industriale in grosse società italiane e multinazionali straniere.
Ama viaggiare e dedicarsi alle sue tre principali passioni: scrivere, leggere e dipingere ad acquarello.
La sua narrativa, sempre attuale e talvolta ironica, rifugge dagli eccessi e vuole proporsi come una lettura spensierata, disinvolta e scacciapensieri.

Vincitore del premio nazionale “Le Porte del Tempo” 2012, categoria Saggistica, con l’opera: La profezia del Cristo Pagano, edita da Eremon Edizioni. Ha pubblicato anche con Kindle l’e-book Rudiobus, il cavallo d’oro.

Estratto/Incipit

 L’aria era pregna di vapor acqueo, di fumo delle candele e dell’alito puzzolente di centinaia di fedeli, di ogni estrazione sociale, che affollavano, quella domenica, le tre navate della chiesa di San Pietro, edificata attorno all’anno mille sopra la precedente cattedrale, sede vescovile della città di Perugia, che esisteva sin dal sesto secolo. Ora l’edificio religioso aveva annesso un monastero benedettino, che ospitava un’attiva comunità di monaci, dediti ai lavori dei campi e alla preghiera, secondo il motto dell’ordine: Ora et Labora.
La mattinata era abbastanza fresca e dalla campagna si alzava dalla terra una densa bruma, che avvolgeva i casolari e le fattorie in un abbraccio intimo e ovattato, quasi volesse proteggere la riservatezza di quei luoghi e dei suoi abitanti, abituati ad alzarsi all’alba a trascinare l’aratro, a liberare le zolle dalle erbacce e a mantenere il terreno costantemente umido, condizione necessaria per un buon raccolto.
La domenica mattina, però, così come in ogni altro giorno di festa, i contadini lasciavano i loro campi incustoditi, indossavano il loro abito migliore, abbandonavano i loro attrezzi di lavoro nei magazzini o nei loro capanni e con tutta la famiglia si recavano alla chiesa più vicina, perché santificare le feste comandate era una delle premesse per mantenersi in buoni rapporti con l’Altissimo.
Là, sul sagrato dei luoghi di culto ed entro gli edifici religiosi, si mescolavano con coloro che abitavano entro le mura della città, gli artigiani, i bottegai, i commercianti, i faccendieri, che disponevano in genere di entrate superiori e di un tenore di vita più elevato, come si poteva percepire dalla foggia dei loro abiti e soprattutto dall’eleganza delle loro mogli e madri, dalle acconciature ricercate, che tenevano per la mano giovinetti dai capelli impomatati e dalle movenze contenute e sempre improntate a un certo controllato ritegno che, talvolta, era però scambiato per arrogante freddezza.
  Un sommesso brusio, trattenuto a stento, saliva sino al soffitto a cassettoni, intagliati e dorati, della navata principale della chiesa, ma non disturbava più di tanto la funzione di padre Vincenzo, uno tra i benedettini più anziani del monastero, intabarrato nel suo pesante saio e con guanti di lana dalle dite mozzate, per ripararsi dal freddo.